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Pellet: benvenuto sul portale italiano di riferimento
pelletoutlet.it è il portale italiano dedicato al pellet ed al commercio del pellet di ogni tipo, ai migliori prezzi. Su questo sito troverai inoltre molte informazioni utili per fare una scelta consapevole (sull’acquisto di sacchi di pellet ma anche caldaie e stufe a pellet) e capire se, effettivamente, l’uso del pellet come combustibile può fare al caso tuo e, se hai già una stufa o una caldaia a pellet, potrai capire qual è il miglior pellet da acquistare e come trovarlo al miglior prezzo sfruttando la disponibilità di pellet in offerta o pellet prestagionale.
Cosa è il pellet e perchè ha tanto successo?
Il pellet è un biocombustibile vegetale composto interamente da legno, in particolare, per la produzione del pellet vengono usati scarti di legname triturati e segatura.
Il pellet, infatti, è stato inventato proprio per far fronte all’esigenza di poter ricavare del guadagno anche dagli scarti del legno ed ottimizzare la resa economica delle falegnamerie che, fino a 15 anni fa, destinavano la segatura alle discariche o al massimo veniva insacchettata per essere usata ad assorbire liquami o liquidi di scarto nelle officine.
Da quando è stato inventato il pellet, la segatura ha raggiunto un fine vita decisamente nobile permettendo a milioni di famiglie in tutto il mondo di scaldare la propria casa nel mesi invernali senza inquinare troppo o essere causa di disboscamenti dannosi per l’habitat delle foreste. Grazie alle sue caratteristiche, il pellet può essere considerato a tutti gli effetti un combustibile quasi ad impatto-zero sull’ambiente.
Dove e come si usa il pellet
Questo innovativo uso del legno, chiamato pellet grazie alla forma simile a delle piccole pallottole che lo compongono, è usato in larga scala in ambiente domestico per riscaldare gli ambienti delle case ma trova utilizzo, senza alcun problema, anche in altri contesti.
L’utilizzo del pellet infatti non è solo civile ma anche industriale. Molte aziende scaldano i propri uffici con stufe a pellet che, grazie al loro funzionamento elettronico, non hanno nulla da invidiare al normale riscaldamento a gas.
Per quanto riguarda la produzione di calore per altri scopi, il pellet viene usato spesso anche per riscaldare l’acqua corrente mediante le apposite caldaie a pellet.
Alcuni campi in cui non ha ancora trovato spazio, per vari motivi, è l’uso della legna in pellet per il riscaldamento di capannoni e grandi ambienti, o per l’alimentazione di grandi forni industriali e forge metallurgiche; campi in cui risulta ad oggi più comodo utilizzare combustibili fossili come il gas o il petrolio piuttosto che ricostruire intere linee produttive per rendere adatte all’uso del pellet.
Produzione del pellet
Come si può notare osservando qualsiasi sacco di pellet, è composto da piccoli cilindretti di colore marrone. Questi cilindretti di legno pressato hanno un diametro solitamente compreso tra i 5 e gli 8mm ed una lunghezza che è circa di 3 volte la misura del diametro.
Il processo produttivo del pellet viene eseguito con un macchinario chiamato “pellettatrice” o “pellettizzatrice”. Questo macchinario non fa altro che raccogliere grosse quantità di segatura e comprimerla facendola passare in condotti dalla forma conica sempre più stretti e che terminano con la misura del diametro finale dei cilindretti.
Durante questo processo, l’attrito che si genera con la compressione della segatura genera grosse quantità di calore che ha l’effetto di stimolare l’azione legante della lignina, un polimero vegetale contenuto nel legno. In questo modo, il composto dei cilindretti di pellet si lega ed indusrisce rimanendo compatto nel tempo senza bisogno di usare colle ed additivi chimici di origine esterna.
Alla fine del condotto conico della pellettatrice c’è una lama rotante che taglia alla lunghezza desiderata gli “spaghetti di legno” prodotti che raggiungono una temperatura molto elevata di circa 90°. Esattamente come avviene per la produzione della pasta!
A questo punto il pellet prodotto viene insacchettato in sacchi che solitamente sono intorno ai 15kg di peso e stoccato su bancali pronti da essere spediti.
Il processo produttivo del pellet step-by-step
- pre-trattamento della materia prima al fine di renderla omogenea in termini di granulometria ed umidità. Tale fase consiste, a sua volta, in una serie di operazioni quali: raffinamento, essiccazione, condizionamento e separazione dei metalli;
- pressatura degli scarti legnosi all’interno di matrici forate dette trafile;
- raffreddamento del pellet;
- separazione delle parti fini;
- imballaggio e immagazzinamento.
Composizione del pellet
Come abbiamo detto, il pellet viene prodotto con gli scarti di lavorazione del legno (segatura e trucioli) provenienti dall’attività di segherie e falegnamerie con un contenuto di acqua compreso tra il 12% ed il 15%. I legni migliori per la produzione di pellet di qualità sono quello di abete e di faggio.
Un legno più “duro” come quello di faggio conferisce al pellet un potere calorifico migliore anche se, essendo l’efficienza della combustione strettamente dipendente da una corretta combinazione tra combustibile e comburente, questo tipo di pellet richiede una quantità maggiore di ossigeno mentre la maggior parte delle stufe a pellet è tarata per essere utilizzata con legno di abete che, a parità di peso, richiede meno ossigeno.
Grazie alla capacità della lignina di trasformarsi in collante naturale se sottoposta alla pressione, la consistenza e la durezza dei cilindretti di pellet è ottenuta senza l’aggiunta di altri additivi o collanti. Ve ne potrebbero però essere in pellet di bassa qualità, motivo per cui è importante conoscere la provenienza del pellet che si acquista onde evitare di bruciare materiale contenente componenti chimici nocivi.
Per aumentare la resistenza all’abrasione del materiale, durante la produzione del pellet vengono spesso aggiunte sostanze come amido e farina, che ne facilitano anche la pressatura fino ad un massimo del 2%. Tuttavia, nella maggior parte dei casi questi componenti non superano la percentuale dello 0,5% e vengono spesso eliminati mediante setaccio prima di stoccare il pellet.
Riconoscere il miglior pellet grazie alle certificazioni
Visto il vasto impiego di pellet e viste le dimensioni notevoli del mercato che si è creato, sono nate con il tempo tutta una serie di normative e certificazioni che permettono di riconoscere una qualità maggiore o minore del pellet.
Le certificazioni del pellet tengono conto di una moltitudine di fattori determinanti per la produzione del miglior pellet: presenza di ceneri, umidità, potere calorifico.
Le certificazioni più blasonate ed utilizzate sono la certificazione europea DinPlus, En Plus A1, En Plus A2 e la certificazione ucraina SGS. Altre certificazioni minori possono essere anche la DIN 51731 (tedesca), ÖNORM M 7135 (austriaca) e la SN 166000 (svizzera).
Affinchè il cliente possa godere di un pellet di qualità è inoltre necessario che sia stoccato e trasportato adeguatamente, quindi conservando i sacchi al riparo dall’umidità e dalle intemperie.
Convenienza del pellet e impatto ambientale / ecologia
Dal punto di vista della convenienza, il pellet risulta essere un combustibile quasi sempre più conveniente rispetto ai più comuni gasolio e gas metano. È chiaro che la convenienza economica del pellet dipende soprattutto dall’efficienza dell’impianto di riscaldamento (stufa o caldaia).
Per quanto riguarda l’inquinamento e l’impatto ambientale, il pellet risulta essere uno dei combustibili che causano il danno minore all’ecosistema per vari motivi:
- Non viene prodotto disboscando ettari preziosi di foreste ma usando gli scarti di produzione del legno o dell’industria agricola
- La produzione di anidride carbonica (causa dell’effetto serra) è in linea con quella del legno comune
- La quantità di energia necessaria alla sua produzione equivale a circa il 2,7% dell’energia finale producibile dal pellet ed è di gran lunga inferiore ai valori di gasolio e metano rispettivamente del 12% e del 10%
Come acquistare il miglior pellet al miglior prezzo
Riuscire a trovare il pellet migliore ad un prezzo basso è fondamentale per riuscire a contenere i costi del riscaldamento, anche e soprattutto perchè si tratta solitamente di una spesa grossa e ricorrente.
Rispetto agli anni precedenti, a partire dal 2015 i prezzi del pellet in Italia hanno subito un aumento a causa dell’aumento dell’IVA sul pellet che è passata dal 10% al 22% per mezzo della manovra del governo Renzi.
Nonostante questo, l’Italia rimane il maggior consumatore di pellet in Europa e per questo motivo il numero di aziende che si occupano di vendita pellet e vendita pellet online sono numerose e nel settore c’è molta concorrenza, il che aiuta a mantenere i prezzi bassi.
Se per scegliere il miglior pellet si può ricorrere alle certificazioni ed ai consigli degli esperti, per poter trovare prezzi pellet bassi si possono percorrere varie strade.
Un modo per acquistare il pellet migliore a basso costo è quello di cercare pellet in offerta e, dopo aver confrontato attentamente tutte le offerte sul pellet disponibili, scegliere quella più conveniente senza dimenticarsi di tenere conto anche dei costi di consegna del pellet. Spesso, infatti, si può trovare pellet in offerta a prezzi bassissimi ma il cui costo non tiene conto del prezzo del trasporto che in alcuni casi arriva fino al 50-60% del costo totale.
La seconda alternativa consiste nell’acquistare pellet prestagionale. Il pellet prestagionale non è altro che il materiale prodotto che, una volta stoccato, occuperà spazio prezioso nei magazzini del produttore fino all’arrivo della stagione fredda. In questi casi, per questioni logistiche e per monetizzare velocemente gli stock di materiale, le aziende fanno talvolta delle offerte dedicate all’acquisto di pellet prestagionale a prezzi bassi e inferiori a quelli che si trovano durante i mesi di grande richiesta.
Se invece vuoi riuscire a spuntare prezzi pellet migliori da parte dei produttori di pellet, indipendentemente dalla stagione o dall’offerta di pellet che hai trovato, puoi sempre optare per la costituzione di un gruppo d’acquisto. Un gruppo d’acquisto di pellet non è altro che un gruppo di persone e/o famiglie che si organizzano per poter piazzare un unico, grande, ordine di acquisto presso la medesima azienda. In questo modo, si riescono ad ottenere prezzi del pellet minori per due motivi:
- La consegna avviene in un unico viaggio, e quindi si riducono i costi del trasporto
- L’effettuazione di un grosso ordine conferisce alle famiglie più potere contrattuale rispetto a quando si acquistano pochi sacchi di pellet per volta. In questo modo anche l’azienda che fa la vendita del pellet è disposta a concedere sconti e condizioni di fornitura di favore.
Risparmiare sul pellet ordinandolo dall’estero
Esiste infine un altro modo per poter risparmiare sui prezzi del pellet che però è prerogativa delle aziende o di gruppi d’acquisto particolarmente estesi che consiste nell’acquisto di pellet direttamente dai produttori.
Importando pellet austriaco, pellet canadese o pellet dall’Ucraina, infatti, ci si può rivolgere direttamente alle aziende che fanno parte delle più grandi produzioni di pellet in Europa e si bypassa qualsiasi intermediario commerciale ed i relativi ricarichi sul prezzo del pellet.