Si parla sempre più ecologia, rispetto per l’ambiente, energia a “impatto zero”; i comuni obbligano i cittadini alla raccolta differenziata, i protocolli internazionali impongono norme sempre più restrittive all’industria ma tutto sembra andare nella direzione opposta, e lo scandalo VolksWagen ne è l’esempio.
Quello che gli esperti chiamano l’ “Overshoot Day”, per quanto concerne l’anno 2015, è avvenuto il 19 agosto ed è il giorno in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse rinnovabili che il pianeta è in grado di produrre in un anno. In parole povere, significa che l’umanità sta vivendo a sbafo e consuma più alberi, più riserve animali, più riserve vegetali, ed altro, di quanto l’ecosistema terrestre possa produrne in un anno.
Ogni anno la natura ci mette a disposizione un budget di risorse da usare per vivere ma, di anno in anno, l’uomo riesce a consumarne più di quante siano effettivamente rigenerate e, cosa veramente preoccupante, questo trend è paurosamente in salita (anzichè in calo) nonostante qualsiasi azione e provvedimento che mettiamo in atto dovrebbe avere lo scopo di contrastarlo.
Fino a qualche decennio fa (per la precisione il 1961), l’umanità riusciva a sopravvivere senza andare in “deficit” di risorse. Poi la crescita demografica, l’industrializzazione e lo sviluppo sociale hanno moltiplicato a dismisura la richiesta di cibo e risorse naturali al punto che, se nel 1987 l’Overshoot Day è avvenuto al 19 dicembre, alla data odierna ha raggiunto il 19 agosto e sembra destinato, per i prossimi anni, ad avvenire sempre più presto.
Ma come facciamo a sapere questa data e chi ha inventato il fenomeno dell’Earth Overshoot Day?
Ad eseguire questo genere di studi non è un gruppetto di attivisti dalle dubbie capacità ma sono organismi internazionali, no profit, che si occupano di studiare stili di vita più sostenibili ed eco-compatibili. Nello specifico, parliamo del Global Footprint Network e della New Economic Foundation.